Il 21 gennaio 1871 la capitale d'Italia fu trasferita da Firenze a Roma. Roma era considerata la capitale "naturale" d'Italia, ma essendo la capitale della Santa Sede, non era facile né conveniente farla (vedi mappa della capitale d'Italia). Dopo di che, per molti anni, ci fu una grande divisione tra sacerdoti e forti credenti contro lo Stato italiano, che aveva "conquistato" lo Stato legittimo del Pontifex. Questa crepa sarà risolta da Mussolini con i Patti Lateranensi nel 1929.

 

Il processo di unificazione dell'Italia iniziò nel 1848 e si concluse con la creazione del Regno d'Italia nel 1861. Poiché Roma era sotto il controllo del Papato, Firenze è stata resa capitale temporanea d'Italia (vedi mappa delle capitali d'Italia). Nel 1870 le truppe italiane entrarono a Roma, ponendo fine a più di mille anni di controllo papale sulla città. Tuttavia, il Papa non accettò l'unificazione della penisola e si rifugiò in Vaticano fino all'11 febbraio 1929, quando il Trattato Lateranense fu firmato da Mussolini e dal Papa Pio XI, creando lo Stato Vaticano.